WorkShock. La felicità è una scelta
Ci sono esperienze che vanno raccontate subito, a caldo e ce ne sono altre che, invece, richiedono un tempo di interiorizzazione, di rielaborazione emotiva, per emergere in tutta la loro importanza. WorkShock® di Richard Romagnoli fa parte di questa seconda categoria.
La tentazione di parlarne immediatamente è forte, ma la cosa giusta da fare è aspettare. È quello che ho deciso di fare io di fronte a questo libro che, in realtà è molto di più. È il racconto di anni studio, di ricerca spirituale e di esperienza di Richard, prima di tutto con se stesso e poi con migliaia di persone, il tutto finalizzato all’acquisizione di una consapevolezza fondamentale: la felicità interiore è una scelta. Di più, la felicità interiore è un diritto di ciascuno di noi, ma per poterlo “rivendicare”, occorre recuperarne la vera essenza.
Workshock® è vita vissuta da Richard Romagnoli, che è diventata libro, per tornare ad essere esperienza condivisa.
È un libro intenso, perché è il racconto della sua esperienza personale che Richard ha scelto di condividere con il mondo. È un libro intenso, che obbliga il lettore a guardare la propria interiorità, ad abbandonare la superficialità dell’abitudine per riprendere il contatto con il sé profondo. Quando si entra in contatto con alcune dimensioni interiori, non si può più fare finta che non ci siano; si può decidere di continuare ad inibirle, ma nella consapevolezza che ciò che la testa ci suggerisce, non è ciò di cui il cuore e l’anima hanno bisogno. Siamo spesso imprigionati da sovrastrutture e regole sociali che ci impediscono di manifestare le nostre emozioni. Ci hanno insegnato che ridere è da stolti, che piangere è da deboli, che manifestare i propri desideri, i propri bisogni è da perdenti. Per essere all’altezza delle aspettative che derivano da queste convinzioni, ci siamo abituati a mentire a noi stessi, per compiacere il dover essere imposto da regole e credenze assurde. L’essere umano ha una dote straordinaria, che è anche un grande difetto: si abitua a tutto e impara a sopportare qualsiasi cosa. Ecco allora che per non ridere o piangere, si smette di ascoltare e ascoltarsi. Ma le emozioni non spariscono, lavorano dentro, si congestionano e si disallineano rispetto ai comportamenti.
Leggere con attenzione questo libro è un’esperienza di grande intensità, ma per capirlo appieno e apprezzarne tutta la potenza, occorre fare l’esperienza concreta del Workshock®. Leggere Workshock® ti cambia, ma mettere in pratica insieme ad altre persone ciò che il libro descrive ti cambia ancora di più.
Ascoltare Richard Romagnoli che ti accompagna con la voce e l’entusiasmo in questo percorso non ha prezzo, ma ha un valore inestimabile. L’ho sperimentato in prima persona. Ho letto il libro e ne ho intuito la forza fin dalle prime pagine. Ho deciso di partecipare ad un Workshock® e mi sono resa conto di quanto sia necessario e urgente riallineare la testa e il cuore.
“Quando incontro i partecipanti ad un WorkShock quello che cerco di fare da subito è entrare in connessione con loro, per donare tutta l’energia necessaria a rendere l’esperienza unica e indimenticabile. Provo una profonda gratitudine per coloro che dopo aver percorso tanti chilometri, desiderano rivitalizzare la loro giocosità e, attraverso la vibrazione positiva della risata, portare finalmente più fiducia ed entusiasmo nella loro vita, nelle relazioni di coppia e nei rapporti familiari.”
Questa cosa Richard la dice subito, nel Workshock® e nel libro. Sapete qual è la verità? Che lui in connessione con le persone ci entra subito, immediatamente.
Lo fa con delicatezza, senza forzature, ma con la decisione che deriva dalla consapevolezza, rispettando il modo di essere di ognuno.
All’inizio la risata sembra qualcosa di innaturale (almeno per me è stato così), perché a ben pensarci, non siamo abituati a ridere. Poi le cose si semplificano, ci si sente sempre più a proprio agio, si avverte in modo chiaro che vale la pena fidarsi e affidarsi a Richard e, a quel punto, si ride col cuore e la risata diventa subito incondizionata. Questo è quello che ho provato io e sono sicura che sarà quello che proverà chiunque decida di voler vivere questa esperienza.
Richard dice che se esistesse un’icona per rappresentare il Workshock®, sarebbe una lavatrice.
Ha completamente ragione. Per me Workshock® è una lavatrice che può fare molte tipologie di lavaggi. È una esperienza di lettura illuminante che, per fortuna, mi ha obbligato a riflettere su emozioni e sensazioni alle quali non pensavo più da molto tempo, ora lo so. È una giornata meravigliosa trascorsa insieme a persone che, in quella giornata, in quel contesto, in quel viaggio sono davvero i tuoi compagni di viaggio.
Sempre nel suo libro Richard Romagnoli cita un autore che io amo profondamente, Antoine de Saint-Exupery:
“Colui che vuole viaggiare felice deve viaggiare leggero”.
Io ho viaggiato leggendo il libro, poi ho voluto viaggiare facendo l’esperienza in prima persona e, tornata a casa, ho riletto il libro e ho viaggiato di nuovo con una consapevolezza maggiore. Credo anche che continuerò a rileggere Workshock® e che ripeterò l’esperienza di persona.
“La felicità interiore è una scelta di consapevolezza ed essere felici è un diritto che appartiene a ciascuno di noi”.
R. Romagnoli, WorkShock, Eifis editore, 2016, pp. 205, € 19.00