Teresa degli oracoli
Arianna Cecconi, antropologa con la passione per la scrittura è l’autrice di “Teresa degli oracoli”. Questo, edito da Feltrinelli, è il suo romanzo d’esordio in cui le protagoniste sono donne. Tutte e solo donne.
Teresa degli oracoli, quella del titolo, è l’anziana signora attorno alla quale ruota tutta la storia e gravitano le altre presenze femminili: sua sorella Rusì, le sue due figlie, Irene e Flora, e Nina, la nipote figlia di Irene e senza padre, che è anche la voce narrante di tutta la vicenda. E poi c’è Pilar, la meravigliosa badante peruviana, che si prende cura dell’anziana signora da sempre e che mescola le sue tradizioni e la sua lingua con quelle delle donne di famiglia. Teresa “bianca come la cera e silente come l’eterno” è in fin di vita: la sua memoria è bucata da molto tempo e da tutto quel tempo la donna ha deciso di non parlare più e di chiudersi in un silenzio che si rivelerà molto più eloquente di mille parole.
“In quel silenzio di memorie disperse e di storie nebbiose è racchiusa però l’essenza di una famiglia.”
Arianna Cecconi racconta una storia magica, oracolare, che affonda le proprie radici nella memoria che conserva, tramanda e protegge. Teresa è il collante che, con il suo silenzio, richiama a sé la famiglia alla quale vuole far recuperare il proprio passato, prima taciuto e poi dimenticato. Teresa è al centro del racconto senza dire mai una parola, eppure parla senza parlare, attraverso il potere evocativo degli oracoli e dei segni che manda alle altre donne che, senza di lei, non possono riappropriarsi delle proprie esistenze alle quali dare un significato. Recuperare pezzi del proprio passato come unica possibilità di dare un senso al futuro. Questo Teresa lo sa, perché conosce il potere evocativo dei segni, degli oracoli, dei silenzi.
“Ci portiamo addosso il passato come le balene che nel grasso della pancia conservano le ossa di quando camminavano. Mentre nuotano, enormi balene, i pesci le guardano senza sospettare che quei grandi animali al loro fianco un tempo respiravano aria e camminavano sulla terra. Forse neanche le balene lo ricordano, ma lo sanno dentro. Lo sa il loro corpo e quel segreto lo custodiscono nella pancia, sedimentato nel grasso di quella nuova vita”.
Tutti noi abbiamo dei ‘segreti’, delle parti delle nostre esistenze che si sono nascoste in anfratti nei quali fatichiamo ad andare, ma questo non significa che non ci siano e che non continuino a essere parte di noi, a definirci come individui e come parti della società e del tempo a cui apparteniamo.
Arianna Cecconi, all’inizio dice di “Teresa degli oracoli”:
“Questa è una storia di cose invisibili, di profezie e oracoli casalinghi, di libertà e del caso, della difficoltà di decidere, di scegliere, di amare, di crescere e di morire. È una storia di famiglia, una storia di silenzi, di segni e delle difficoltà di interpretarli.”
Io dico che è una storia che fa divertire, ma anche riflettere sull’importanza del patrimonio ancestrale che ci portiamo dentro, della vita e dei sogni. Un romanzo che è anche e soprattutto la bellissima favola di una famiglia che ritrova se stessa. Il racconto delle vite di sei donne lontane ma vicine, che con Teresa hanno imparato ad ascoltare il silenzio.
A. Cecconi, Teresa degli oracoli, Feltrinelli, 2020, pp. 208, € 16.00