I colori delle emozioni

I colori delle emozioni’ è un libro che in libreria ho preso in mano e sfogliato molte volte; alla fine non ho resistito e l’ho acquistato. È quadrato, con la copertina rigida, un libro importante e soprattutto bello e curato. Il protagonista, simpaticissimo, è il mostro dei colori, che si sveglia di umore strano, confuso, stralunato e non riesce a capire cosa gli succede. Ha combinato un guaio: ha mescolato tra loro tutte le emozioni e ne è uscito un groviglio nel quale non riesce più a raccapezzarsi. Per fortuna c’è una bambina, unico personaggio volutamente colorato di grigio, che decide di aiutarlo non solo a riconoscere le varie emozioni, ma ad associare a ciascuna il proprio colore. Felicità, paura, tristezza, rabbia e calma non funzionano se sono tutte mischiate fra loro; occorre separarle, riconoscerle e imparare a descriverle in modo da avere cognizione precisa di cosa siano.mostrino
Anna Llenas utilizza un’idea intelligente e funzionale per avvicinare i bambini a concetti astratti, difficili da comprendere se non sono agganciati a esperienze concrete. I colori sono strumenti immediati e visibili con i quali anche i più piccoli iniziano presto a confrontarsi: giallo per l’allegria, azzurro per la tristezza, nero per la paura, rosso per la rabbia, verde per la calma sono associazioni di codici ormai universalmente riconosciute e non possono che aiutarli a famigliarizzare con emozioni che li accompagneranno per tutta la vita.
Trovo che siano efficaci anche le descrizioni che l’autrice dà delle emozioni: se l’allegria è contagiosa,

quando sei triste vuoi stare solo e non desideri fare niente,

se la rabbia divampa, la paura è vigliacca e

si nasconde e fugge come un ladro nell’oscurità.

Anna Llenas è straordinaria: ne ‘I colori delle emozioni’ non solo il mostriciattolo protagonista è simpaticissimo, non solo i colori sono vivaci e i disegni adatti a un pubblico di bambini, ma anche le poche parole che danno vita al racconto sono efficaci. Non c’è nulla che un piccolo lettore non possa comprendere in questo libro.
E non manca nemmeno un finale che fa tanta tenerezza. Proprio nelle ultime pagine, dopo che tutte le emozioni hanno ritrovato il loro posto, compare un colore nuovo che descrive, forse, l’emozione più bella del mondo. Quale? Scopritelo leggendolo da soli o con i vostri bambini.
L’alfabetizzazione emotiva, ovvero la capacità di riconoscere e regolare le proprie emozioni è una competenza complessa, necessaria fin da piccoli, ma che si costruisce col tempo e con l’esperienza. In questa acquisizione progressiva gli adulti hanno un ruolo di supporto essenziale nei confronti dei più piccoli. Un libro come ‘I colori delle emozioni’ è, senza dubbio, un valido supporto per costruire un approccio semplice, ma non banale, attraverso l’utilizzo di un codice espressivo e comunicativo che trasmette sicurezza.
Non è da sottovalutare anche la possibilità di raccogliere il suggerimento del libro e trasformarne la lettura in una attività da svolgere in modo pratico e operativo. È bello pensare di costruire i barattoli delle emozioni ai quali ciascuno può rivolgersi ogni volta che prova un’emozione.
Tutte le emozioni sono normali e non c’è niente di male a sentirsi tristi, arrabbiati o impauriti. Quello che conta è imparare a riconoscere il proprio stato d’animo, perché le emozioni

in ordine funzionano meglio.

 

A. Llenas, l colori delle emozioni, Gribaudo, 2017, pp. 40, € 12.90 (trad. D. Gamba)

Cecilia Mattioli

Lavoro con le persone. Amo leggere. Amo scrivere. Provo entusiasmo per qualsiasi cosa mi faccia crescere e non mi stanco mai di imparare

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