Ore 15:17 attacco al treno: una storia vera
L’attacco terroristico al treno Thalys 9364 diretto a Parigi il 21 agosto 2015 è un fatto realmente accaduto, che diventa un libro, questo libro, da cui Clint Eastwood ha ricavato il film omonimo. Io voglio concentrarmi sul libro.
“Ore 15:17 attacco al treno” è il racconto ricostruzione di quanto accaduto da parte dei tre ragazzi che hanno avuto il coraggio e la freddezza di sventare l’attacco che avrebbe potuto trasformarsi in un disastro. Spencer Stone, Alek Skarlatos e Anthony Sadler sono tre ragazzi americani, amici fin da piccoli, con la passione per la storia militare. Sono cresciuti insieme e sono legati da un sentimento di lealtà che li rende praticamente fratelli. Le scelte che fanno da adulti li allontanano fisicamente, ma non dal punto di vista dell’affetto e dell’amicizia. Hanno voglia di trascorrere di nuovo del tempo tutti insieme e organizzano una vacanza in giro per l’Europa. L’ultima tappa del loro viaggio è Parigi e decidono di raggiungere la capitale francese il 21 agosto 2015 col treno Thalys 9364 delle 15:17. Sullo stesso treno viaggia Ayoub El-Khazzani, marocchino di 26 anni con un kalashnikov AK-47; ha scelto proprio quel treno, perché di venerdì sera è sempre affollato e questo gli avrebbe garantito un risultato straordinario, una strage degna di menzione.
Non sanno dire come, ma i tre ragazzi intuiscono le intenzioni del terrorista e, in un attimo, il loro unico obiettivo diventa sventare l’attentato e salvare la vita dei passeggeri. È tutta una concitazione di eventi, una lotta corpo a corpo, uno sfidare la sorte, ma soprattutto la morte. Agiscono d’istinto, ognuno di loro fa il suo pezzo e tutti insieme riescono a scongiurare il peggio.
I tre ragazzi continuano a dire che hanno semplicemente fatto il loro dovere. Niente di incredibile, soltanto il loro dovere.
In questo libro, edito da Rizzoli, sono i tre ragazzi protagonisti che, con il giornalista americano Jeffrey E. Stern, ricostruiscono quanto accaduto.
Far raccontare a Spencer, Alek e Anthony quello che hanno vissuto in prima persona è una scelta perfetta. Il libro è diviso in tre parti, una per ogni ragazzo. Spencer, Alek e Anthony raccontano la loro impresa ciascuno per come l’ha vissuta. Raccontano partendo da episodi della loro vita, dell’infanzia, come si sono conosciuti, cosa li lega in modo così potente, le esperienze che hanno condiviso e che li hanno fatti crescere e diventare quello che sono. Colpisce molto la loro ricostruzione dell’episodio dell’attacco al treno. Emerge tutta l’ingenuità e la generosità di tre giovani che non ci pensano un secondo a rischiare tutto per il bene di tutti.
Tre ragazzi americani qualsiasi, in vacanza in giro per l’Europa, che diventano eroi per aver saputo fare
“la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze”.
Gli eroici protagonisti, nel libro, raccontano se stessi (e recitano se stessi nel film diretto da Clint Eastwood). Nello stile c’è poco di artificiale e romanzato. È un racconto crudo, essenziale che i ragazzi fanno prima di tutto a se stessi. Hanno compiuto il loro atto eroico quasi senza rendersi conto di ciò che stavano facendo e raccontarlo a noi lettori è un modo per mettere a fuoco tutto, per razionalizzare un’impresa che di razionale ha davvero poco. Mi è piaciuta la franchezza del racconto e ho apprezzato molto l’autenticità del “tono di voce”.
A.Sadler, A. Skarlatos, S. Stone con J. E. Stern, ore 15:17 attacco al treno, Rizzoli, 2018, pp. 296, € 19.00