Copywriting quantistico. Il fascino delle parole
Massimo Petrucci, con il titolo “Copywriting quantistico. Scrivi, seduci e vendi!” ha già vinto. È un titolo efficace, incisivo, che incuriosisce, ma che compie un’operazione ancora più importante: mette subito in evidenza come, in qualsiasi ambito, sia assurdo continuare a mantenere una separazione netta tra competenze umanistiche e scientifiche. Se la triade Scrivi, seduci e vendi! rimanda immediatamente al “veni, vidi, vici” di Gaio Giulio Cesare, considerato uno dei personaggi più influenti della storia, l’abbinamento “Copywriting quantistico” associa una attività diciamo umanistica ad un metodo decisamente scientifico.
“Qui parliamo di scrittura efficace e, soprattutto, di quei fenomeni psicologici e sociologici attraverso i quali le persone decidono di fare o di non fare qualcosa e di come tu, grazie alla comprensione di questi fenomeni e all’uso strategico delle parole, puoi condizionare questa decisione.”
È ormai noto a tutti il significato del termine copywriting e l’attività del copywriter o, più semplicemente del copy, è stata definita e descritta in mille modi. Per semplificare possiamo dire che il copy è la persona che scrive tutte le parole delle pubblicità per tutti i mezzi di comunicazione adottati. Un compito tutt’altro che semplice, che richiede grande competenza nell’utilizzo delle parole e dei mezzi di comunicazione, molta creatività e altrettanta capacità empatica nei confronti del destinatario dei messaggi pubblicitari.
Massimo Petrucci fa un passo in più. Definisce il concetto di copywriting che applica la strategia dei quanti di attenzione, quanti di informazione e quanti di tempo.
Sappiamo dalla fisica che un “quanto” di energia è la quantità minima di una grandezza fisica che può esistere in modo indipendente; al di sotto non si può andare. Il copywriting quantistico dunque, si occupa delle unità minime di attenzione, informazione e tempo, i tre elementi imprescindibili, perché il messaggio sia efficace. Agire sugli elementi costitutivi di base significa costruire un percorso strategico attraverso il quale
-
colpire l’attenzione del potenziale cliente
-
trattenerlo sulla tua comunicazione
-
sfatare i suoi dubbi
-
entrare nella sua testa, aumentare la fiducia verso di te, la tua azienda fino a fargli desiderare di acquistare i tuoi prodotti o i tuoi servizi
È un manuale che coniuga teoria e pratica, perché quando leggiamo un libro che ci racconta delle tecniche da applicare, tutti quanti diciamo che abbiamo capito e che non c’è nulla di difficile in quello che ci viene detto. Poi però, all’atto pratico, tutta questa ovvietà, come per incanto, sparisce e ci ritroviamo al punto di partenza.
Massimo ci fa lavorare attraverso esercizi di applicazione di ciò che leggiamo, perché il suo e il nostro obiettivo è essere e rimanere rilevanti in un mondo in cui tutti abbiamo accesso a qualsiasi informazione e possiamo essere informatori di qualcun altro.
Due sono i punti di attenzione davvero significativi oltre che innovativi.
Il primo è la risignificazione delle parole, ovvero il ripristino del vero significato dei termini tecnici (e non) che utilizziamo in qualsiasi comunicazione. Ad esempio recuperare la convinzione che ‘vendere’ non ha una accezione negativa, ma è semplicemente una operazione che facciamo più o meno consapevolmente. Quindi tanto vale farla bene e con cognizione di causa, che dite?
Il secondo è la centralità del cliente quantico, ovvero del destinatario del messaggio. La formula magica è
«sii specifico quanto basta per essere credibile, ma resta generico a sufficienza per essere credibile».
Forse proprio in questo sta il segreto delle riuscita del messaggio.
A ciascuno di noi piace sentirsi unico e speciale, ma tutti abbiamo bisogno di sentirci parte di una comunità, di un gruppo di persone con le quali condividere punti di vista, atteggiamenti, comportamenti, decisioni, scelte. Bisogna parlare alle persone facendole sentire speciali ma non ‘diverse’, uniche ma non isolate, al centro dell’attenzione ma non prese di mira, capite ma non spiate.
Una affermazione attribuita a Niels Bohr sostiene che “Chiunque non sia scioccato dalla teoria quantistica non l’ha capita”. Analogamente io dico che chiunque non sia colpito dal “Copywriting quantistico” di Massimo Petrucci non ne ha capito le potenzialità.
M. Petrucci, “Copywriting quantistico. Scrivi, seduci e vendi!”, Flaccovio Editore, 2018, pp. 330, € 26.00